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Visualizzazione dei post da aprile, 2009

Come si realizza una ricerca per progettare una collezione di calzature

Come detto nel post precedente, alla base di una collezione di calzature o di t-shirt o di qualsiasi altro prodotto, c'è la ricerca. Per approfondire e capire  a questo link  https://www.amazon.it/Shoe-Design-Elementi-progettazione-calzaturiera/dp/1720070431  si trova un linro che tratta con dovizia la materia di questo post. Spesso il termine ricerca appare privo di significato e si obietta:"si, ma come si fa la ricerca e in cosa consiste?". Fondamentalmente ricerca, per me, significa aver organizzato una metodologia di lavoro che serve per creare e progettare idee nuove. Quindi un metodo, una serie di step che portano a creare la ricerca stessa. Questa organizzazione è prima di tutto mentale, successivamente si traduce in realtà. Un ricercatore si impegna mentalmente a focalizzare su un dato prodotto e allora inizia a studiare tutto su quel prodotto: dalla storia per esempio delle calzature, alla moda, alle ultime invenzioni. Naturalmente più il campo di azion...

Come si progetta una collezione di calzature

La progettazione di una collezione di calzature, inizia con la ricerca delle tendenze (fondamentale visitare le fiere di settore e aggiornarsi), dei materiali da usare e naturalmente dei colori. Prima di creare una collezione si deve aver approfondito il target di riferimento e la manifattura del cliente finale, perché alcune lavorazioni non sono consone a tutti i tipi di produzione e di prodotto. Dopo aver ricercato e composto dei collages di immagini che fungono da base su cui elaborare creativamente le proposte, si passa alla fase progettuale: lo stilista si interroga sulle strutture da creare, sui tacchi e sulle suole. Ogni interrogativo sarà sviluppato ed elaborato sotto forma di schizzi. Dall'individuazione delle strutture, si passa alla fase dello sviluppo creativo delle tomaie. Altro step fondamentale in cui lo stilista deve tener ben presente tipo di lavorazione, costi della stessa e fattibilità industriale. L'ultima fase creativa è la combinazione dei mater...

Ritorno da Lineapelle...

Come al solito, le camminate sono state sfiancanti: l'ente fiera dovrebbe fornire un quad, una bicicletta, una macchinina da golf ad ogni visitatore perché i kilometri sono tantissimi e poi dicono palestra... ma più di questa? Ricordo che in passato dopo i tre giorni passati in fiera, dimagrivo di 4- 5 kg e allora il mio fisico si preparava prima: ingrassavo quanto necessariamente avrei perso a forza di girare per padiglioni e a forza di portare con me pacchi pesanti di ricerca. Ora la situazione (sic!) è cambiata perché con la crisi che anche si avvertiva in fiera, c'è molto meno da faticare e meno da andare a visitare e quindi succede che se da una parte si screma per trovare solo i concetti più nuovi, dall'altra ci si ferma e si tira il fiato in quanto, dopo un paio di ore nei corridoi immensi dei padiglioni tutto sembra uguale e tutto somiglia anche alle proposte delle passate stagioni. E allora che ci ammazziamo a fare? Forse questa crisi ci fa scoprire un mondo più l...

lineapelle, lineapelle...

E' arrivata anche per questa stagione la Lineapelle: appuntamento fondamentale per chi lavora nel settore calzature, pelletteria, abbigliamento, arredamento. Insomma è La Fiera per eccellenza: ci si deve andare anche solo per vedere il padiglione tendenze e respirare l'aria che tira. Naturalmente, le campionature di pellami, tessuti, accessori etc. sono auspicabili. La fiera si svolge a Bologna, due volte l'anno e in varie parti del mondo. Quindi aspiranti footwear designers andate a Lineapelle! Personalmente io ho cominciato a visitare la fiera, già durante il periodo dell'Accademia di Costume e Moda di Roma, quindi sono più di 15 anni (+ o -) che la frequento e ogni volta imparo cose nuove.