E' davvero sconfortante assistere allo scempio del Made in Italy sulle calzature.
Sono appena tornata da Milano, dove nel più grande magazzino, vicino al Duomo, ho constatato che le calzature prodotte in Cina e in India costano 250,00 euro, esattamente come quelle prodotte in Italia e in vendita là.
Allora, ci si chiede come sia possibile una cosa del genere e soprattutto ormai si deve anche (ahimè) ammettere che, forse a forza di inviare product manager, modellisti, stilisti etc. a lavorare in Asia, gli asiatici abbiano davvero imparato il KNOW HOW della calzatura italiana raggiungendo livelli altissimi, tanto da non capire ormai più la differenza tra un prodotto italiano ed uno asiatico.
L'Asia ringrazia gli europei che hanno delocalizzato e svenduto il loro cervello e la loro arte!
Triste futuro si prevede per il settore calzaturiero italiano.
Sono appena tornata da Milano, dove nel più grande magazzino, vicino al Duomo, ho constatato che le calzature prodotte in Cina e in India costano 250,00 euro, esattamente come quelle prodotte in Italia e in vendita là.
Allora, ci si chiede come sia possibile una cosa del genere e soprattutto ormai si deve anche (ahimè) ammettere che, forse a forza di inviare product manager, modellisti, stilisti etc. a lavorare in Asia, gli asiatici abbiano davvero imparato il KNOW HOW della calzatura italiana raggiungendo livelli altissimi, tanto da non capire ormai più la differenza tra un prodotto italiano ed uno asiatico.
L'Asia ringrazia gli europei che hanno delocalizzato e svenduto il loro cervello e la loro arte!
Triste futuro si prevede per il settore calzaturiero italiano.