martedì 8 febbraio 2022

Servizi calzaturieri

 


PROGETTAZIONE CALZATURIERA

Progettiamo calzature per donna, uomo e bimbi, partendo dal briefing fornito dal cliente.

 

L'eco-design è la cornice per il presente ed il futuro calzaturiero.

 

 

RICERCA MATERIALI

Siamo sempre alla ricerca di materiali e accessori giusti per le collezioni, in linea con la moda.

 

La sostenibilità è un concetto da cui non si può prescindere in questa momento storico.

RICERCA MODA TENDENZE FUTURE

Facciamo ricerca sui trend, sui cambiamenti socio-culturali ed individuiamo le tendenze moda più originali.

Su richiesta, creiamo quaderni tendenza.


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lunedì 7 febbraio 2022

Footwear Illustrations: Disegni a mano libera

 




Footwear Illustrations: Disegni a mano libera



Footwear Illustrations è una raccolta di illustrazioni calzaturiere, disegnate a mano e rifinite con varie tecniche e sono la testimonianza dell'originalità e della visione stilistica dell'autore.

La ricchezza di idee, di concetti e di decorazioni unita alla grande sensibilità per la moda e per il design calzaturiero rende questo volume una felice scoperta per quanto concerne la creatività nel settore delle scarpe.

Si spazia da disegni di modelli femminili, passando a quelli maschili per giungere a quelli per i bambini.

Ogni modello narra una storia, una ispirazione, un momento della moda: modelli avant-garde, tacchi elevatissimi, forme squadrate, tomaie ardite.L'obiettivo è comunicare sentimenti, sensazioni, emozioni, tramite una grafica in bianco e nero, che esalta la mano della designer.


DESIGN DI CALZATURE PER LA MODA: FONDAMENTI PER LA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE

 

DESIGN DI CALZATURE PER LA MODA: FONDAMENTI PER LA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE





Questo testo, pensato ad uso universitario, nasce dall’esperienza di docenza in Teoria e Progettazione Stilistica di Calzature, modulo di Design della Moda, presso il CdL in Scienze della Moda e del Costume, Università Sapienza di Roma.

Nel corso dei vari capitoli si introduce il lettore al design industriale calzaturiero partendo dalla base della progettazione per poi affrontare l’importanza della ricerca per la moda, il disegno a mano, quello tecnico, la creatività e il metodo per attivarla in ambito industriale.

Inoltre, il testo è arricchito da illustrazioni, indicazioni per i colori e i materiali, per le varie componenti della calzatura e molto altro.

Grande importanza è riservata anche alla terminologia del settore.

Il design calzaturiero dal Novecento ai giorni nostri

 

Il design calzaturiero dal Novecento ai giorni nostri





In questo breve volume, ad uso universitario, si affronta il design calzaturiero dal Novecento ai giorni nostri, evidenziando diverse realtà: le componenti -dalle forme, ai tacchi, alle suole o ai fondi- che concorrono alla creazione delle calzature, le innovazioni nei materiali, le decorazioni, gli accessori oltre che le tendenze, le mode e lo spirito del tempi. 

Inoltre, si accenna alla situazione produttiva italiana, al passaggio dall'artigianato all'industria. 

L'attuale versione del volume è stata riveduta, completata e corretta nel 2021.

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sabato 29 gennaio 2022

"Shoe Design e Footwear Illustrations. Fondamenti di progettazione industriale calzaturiera", Anna Paola Pascuzzi

 



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Shoe Design e Footwear Illustrations. Fondamenti di progettazione industriale calzaturiera

Manuale completo per la  progettazione stilistica di calzature, includendo  parte teorica e  illustrazioni di calzature.

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L’evoluzione storica del design calzaturiero dal Medioevo alla nascita della sneaker

 

L’evoluzione storica del design calzaturiero dal Medioevo alla nascita della sneaker

Da accessorio indispensabile a oggetto di design

La moda delle Chopine, gli zoccoli, le influenze orientali, le scarpe dell’epoca vittoriana, l’accessorio più amato dalle star hollywoodiane, lo sviluppo dei distretti calzaturieri in Italia,  la commistione fra stile e arte, fino alla nascita del fenomeno sneaker: 350 pagine per descrivere l’evoluzione del design calzaturiero. Il libro dal titolo Un mondo di scarpe è scritto da Anna Paola Pascuzzi, footwear designer e product manager e dal 2017 insegnante di teoria e progettazione stilistica di calzature nel corso di laurea in scienze della moda e del costume, dipartimento Saras della facoltà di Lettere all’Università Sapienza di Roma. Il libro, infatti, pubblicato a settembre 2021 in doppia edizione, cartacea e digitale, viene adottato anche nel suddetto corso di laurea. L’autrice vuole dimostrare che la calzatura non è solo un ornamento o uno strumento funzionale, ma anche un prolungamento della propria personalità e della propria identità. Da accessorio indispensabile a oggetto di design, può diventare anche espressione culturale e simbolo sociale. Partendo da queste riflessioni, il libro propone uno studio accurato sull’evoluzione del design della calzatura nel corso della storia, analizzandone i cambiamenti stilistici, le influenze e le risonanze sociali e storico-culturali.

https://www.italianshoes.com/it/levoluzione-storica-del-design-calzaturiero-dal-medioevo-alla-nascita-della-sneaker/

“Un mondo di scarpe. L’evoluzione storica del design calzaturiero” a cura di Anna Paola Pascuzzi

 “Un mondo di scarpe. L’evoluzione storica del design calzaturiero” a cura di Anna Paola Pascuzzi

Intervista pubblicata su  https://www.letture.org/un-mondo-di-scarpe-l-evoluzione-storica-del-design-calzaturiero-anna-paola-pascuzzi

Dott.ssa Anna Paola Pascuzzi, Lei ha curato l’edizione del libro Un mondo di scarpe. L’evoluzione storica del design calzaturiero, pubblicato da Tab: quale funzione ha assunto la calzatura nell’immaginario contemporaneo?
Un mondo di scarpe. L’evoluzione storica del design calzaturiero, Anna Paola PascuzziMolti dei saggi raccolti in questo volume evidenziano come la calzatura anche ai giorni nostri rimane legata all’espressione non solo della propria personalità, ma anche dei nostri desideri più reconditi. Le scarpe sono un mezzo comunicativo ed evocativo di fortissimo impatto a livello anche sociale: calzare scarpe nuove e diverse nelle altezze, nelle forme e nei materiali permette di stabilire una nuova postura corporea e una andatura diversa dal consueto.

Quando si indossano un paio di scarpe con determinate caratteristiche è come operare una magia, a seconda se le scarpe siano fornite di tacchi alti o meno, si può esplorare una parte della propria personalità, per esempio più sexy e disinibita, come nel caso dei sandali a stiletto o al contrario più formale e regale, come nel caso di décolleté, dallo scollo non troppo aperto o come per gli uomini, nel caso dei modelli Oxford e Derby. Non solo il corpo cambia ma anche l’attitudine personale muta, se per esempio mi sento ben piantato a terra, indossando stivali con tacco non troppo alto ma robusto nei volumi, anche la mia personalità virerà verso una migliore fiducia, una migliore occupazione dello spazio implica un senso di forza maggiore. Ugualmente, se indosso scarpe flat, in qualche maniera la mia personalità può addirittura recuperare elementi appartenenti alla mia fanciullezza considerando per esempio le ballerine o le Mary Jane dalla punta arrotondata, o al contrario se parliamo di ballerine dalla punta sfilata e dalla tomaia articolata allora si vira verso il glamour.

In definitiva, desiderare e comprare un paio di scarpe nuove con determinate caratteristiche, nell’immaginario collettivo indica voglia di cambiare e di approdare ad una nuova visione di sè, o addirittura assumere valori che sono veicolati dalla calzatura, che ripeto è un mezzo di comunicazione sociale ed identitario fortissimo.

Quale evoluzione ha caratterizzato il design della calzatura nel corso della storia?
Gli otto saggi di cui si compone questo volume evidenziano quanto il design calzaturiero sia stato camaleontico nella sua evoluzione storica, essendo soprattutto legato al soddisfacimento delle esigenze di rappresentazione sociale delle classi più elevate ed elitarie, rispetto al resto della popolazione.

I secoli approfonditi in questo libro parlano di come il design è stato usato per rimarcare le distanze tra le classi e per soddisfare precise necessità di determinati personaggi apicali. A volte il design si è smarcato da questo legame, ma le innumerevoli volte in cui l’aspetto esteriore delle scarpe è mutato, è sempre accaduto seguendo dei binari ben precisi: in netto contrasto con la generazione precedente per poi diventare esso stesso classico e per essere nuovamente messo in crisi dando spazio a forme, a tacchi, zeppe e suole nuove. Quindi è interessante ricordare come dopo secoli di calzature sfilatissime come quelle “à la poulaine”, si passi a calzature al contrario larghissime nei secoli seguenti per cui la punta diventa “a muso di vacca” o a “becco d’anatra”, mentre le lunghezze si ridimensionano raggiungendo quelle anatomicamente corrette.

Per non dimenticare il passaggio fondamentale nella moda, legato alla Rivoluzione francese, per cui il simbolo che meglio rappresentava la monarchia e l’aristocrazia, cioè il talon rouge, decade come cadono le teste, a favore di calzature senza tacco, che rappresentano meglio la nuova tendenza culturale in atto, ma anche le nuove istanze sociali e politiche. Gli esempi di queste rivoluzioni nel design delle scarpe sono tantissimi e riguardano, anche se in maniera più marginale, le calzature dei ceti sociali più bassi, che senza soluzione di continuità sono state essenzialmente di legno e con tomaia in pelle, fino all’Ottocento quando l’approvvigionamento di calzature per i soldati ha trasformato il modello dei contadini in una calzatura con suola di cuoio da cui successivamente è derivato il modello Derby.

E si può quasi parlare di una sorta di apparente democratizzazione delle scarpe se si considera il fenomeno sneaker dilagato negli ultimi anni di questo secolo. Di fatto la comodità delle scarpe da ginnastica è un fattore che accomuna coloro che le indossano anche se ogni sneaker ha un valore ed un significato diverso.

Quale rilevanza assume il periodo medievale per la storia della calzatura e quali erano i modelli tipici dell’epoca?
Il periodo medievale è ricco di cambiamenti che riguardano in generale la moda e le calzature – come riportato nel saggio di Domenico Casoria – per cui oltre alla fondamentale caratteristica di protezione dai pericoli e isolamento dal terreno, la calzatura nel Medioevo rivela molto dell’individuo che la indossa: l’appartenenza ad un determinato strato della società e il suo potere. Il discrimine tuttavia risiede nelle caratteristiche tangibili della calzatura, nei materiali dei quali era costituita e nelle occasioni per le quali veniva utilizzata. L’autore sottolinea che durante il Medioevo, nasce il concetto di moda inteso come ricerca di tendenza; abito e calzatura iniziano ad essere utilizzati come strumenti rivelatori della propria persona, e iniziano ad essere abbinati tra loro seguendo linee guida riconducibili a colori o tessuti, con la possibilità di osare nelle forme e negli accostamenti. Il periodo medievale oltre a segnare la storia delle calzature da un punto di vista pratico e del design, influisce anche sui processi di lavorazioni di pelle e tomaie, con la scoperta di nuove tecniche di concia.

In merito ai modelli che hanno segnato la storia della calzatura durante il Medioevo, l’autore ne evidenzia essenzialmente due: il primo è la Chopina, il cui nome cambiava da zona a zona (calcagnini o mule a Venezia, sibre o solee a Milano, oppure generalmente pianelle) dalla spropositata altezza e indossata a Venezia, ad esempio, sia dalle aristocratiche che dalle cortigiane. A livello stilistico le Chopine prodotte ed indossate in Spagna erano alquanto diverse da quelle prodotte in Italia dove erano più incurvate, slanciate e scultoree. Esisteva inoltre una distinzione tra uso delle calzature negli spazi pubblici e uso negli spazi privati della casa e questa si esplicitava con il diverso materiale con cui erano realizzate per i diversi ambiti.

Il secondo modello invece è la calzatura a cui si è accennato prima, detta “à la poulaine”, caratterizzata da una elevata lunghezza della punta imbottita con del muschio e tenuta in piedi da un dente di balena. Calzatura inizialmente indossata solo dai nobili per poi estendersi a ogni strato della società, ma anche calzatura oggetto di restrizioni emanate nelle leggi suntuarie. É interessante notare come il Medioevo vive ancora nella nostra epoca essendoci una continuità tra il design delle Chopine e delle calzature “à la poulaine” e i giorni nostri, elementi rintracciabili anche nelle collezioni recenti di alcuni famosi brand come Alexander McQueen, Loewe o Guo Pei. Senza dimenticare che le scarpe “à la poulaine” sono state spesso riesumate nel corso della storia della calzatura già all’inizio del XIX secolo e poi nel XX secolo con il le Winklepicker degli anni Cinquanta o gli stivaletti sfilati e dal gambale floscio proprio degli anni Ottanta. Il Medioevo è una fonte inesauribile di ispirazioni e di rimandi che ben si adattano alla moda contemporanea.Naturalmente i modelli assumono sempre significati e simboli diversi a seconda del contesto storico e sociale.

Quale significato simbolico aveva lo stivale in epoca vittoriana e qual era l’importanza delle calzature rispetto ai ruoli sociali?
Nel saggio di Laura Pistorino si evince che durante l’epoca vittoriana lo stivale ha assunto forti simbologie, infatti all’epoca si riteneva che il piede della donna avesse valenze sessuali e che la visione di alcune parti della scarpa potesse suscitare eccitazione nell’osservatore. Per tale ragione, la donna indossava ampie e volumetriche gonne in modo da coprire completamente gambe e caviglie e, inoltre, utilizzava gli stivaletti, calzatura adoperata, prima di allora, soltanto dagli uomini e che enfatizzava ancor di più la carica erotica del piede. Da questo momento in poi, gli stivaletti stringati, molto in voga intorno alla metà del XIX secolo, iniziano ad essere associati alla sfera sessuale e a trasmettere una forte carica erotica.

Durante quest’epoca, inoltre, le calzature si differenziavano a seconda del loro uso e di chi le indossava, assumendo un ruolo fondamentale nella distinzione dei sessi e delle classi sociali: gli uomini portavano gli stivali, ispirati al tipo di calzatura utilizzata dai fantini, mentre le donne, prima di usare lo stivaletto, indossavano scarpette eleganti, solitamente di broccato, velluto o altri tessuti. La differenza tra le due calzature si può rintracciare nel ruolo che i due sessi detenevano all’interno della società: si riteneva che mentre l’uomo avesse bisogno di calzature pratiche e adatte a uno stile di vita attivo, le donne, invece, avessero bisogno di calzature che fossero sempre meno in grado di affrontare la strada come le pantofoline, le quali rappresentavano il presupposto culturale che il posto della donna fosse la casa. Oltre alle differenze tra i sessi, vi erano delle differenze all’interno delle classi sociali: i lavoratori delle campagne e i membri delle classi meno abbienti non badavano all’aspetto esteriore, dunque utilizzavano gli zoccoli, calzature pratiche e adatte per lavorare il terreno.

I rilevanti cambiamenti sociali avvenuti in questa epoca, come le Rivoluzioni industriali, hanno determinato un cambiamento degli stili di vita portando la donna ad acquisire una maggiore considerazione all’interno della società, ad essere più indipendente e libera di praticare attività al di fuori dell’ambiente domestico: in questo modo le pantofoline vennero quasi del tutto soppiantate dallo stivaletto.

Un mondo di scarpe, a cura di Anna Paola Pascuzzi, Tab edizioni, Roma 2021

La calzatura non è solo un ornamento o uno strumento funzionale per coprire i piedi e muoversi nello spazio, ma anche un prolungamento della propria personalità e della propria identità e, perché no, dei propri desideri e delle proprie ambizioni. Accessorio utile, in molte culture indispensabile, oggetto di design e prodotto di mercato, può diventare anche espressione culturale e simbolo sociale. Muovendo da queste riflessioni e abbracciando diversi punti di vista, il libro propone uno studio accurato sull’evoluzione del design della calzatura nel corso della storia, analizzandone i cambiamenti stilistici, le influenze e le risonanze sia sociali che storico-culturali.

Il progetto è patrocinato da Assocalzaturifici, aderente a Confindustria Moda.


Contributi di: Mattia Bellotti, Carolina Bernardi, Valentina Cammarota, Domenico Casoria, Naomi Lauciello, Elena Offidani, Anna Paola Pascuzzi, Laura Pistorino

 


giovedì 9 aprile 2020

Feedbacks from clients on prototypes and samples

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