Visualizzazione post con etichetta anna paola pascuzzi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta anna paola pascuzzi. Mostra tutti i post

venerdì 26 gennaio 2024

La mia intervista su La Conceria di gennaio 2024

 https://www.laconceria.it/moda/il-climate-change-costringe-i-designer-a-ripensare-il-prodotto/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=la-conceria-daily-news-6-settembre-2022

Il climate change costringe i designer a ripensare il prodotto


La moda viaggia su due livelli: quello legato allo 
stile e quello che tiene conto del mercato. E, se il climate change ancora interferisce poco con il mondo delle idee (soprattutto per quanto riguarda l’alta moda e le passerelle), ha già invece costretto i brand a ripensare il prodotto

Come vi raccontiamo sul mensile n. 1 – 2024 de La Conceria, la questione ambientale implica una diversa proposizione delle collezioni già dal loro concepimento al tavolo dei designer. Perché il fashion system è chiamato a fare la propria parte, riducendo il proprio impatto ambientale. E perché fronteggia un mercato dove il consumatore ha trasformato la propria attitudine allo shopping in funzione di un clima ormai diverso.

Perché si è dovuto ripensare il prodotto

Affrontiamo il tema nell’articolo dal titolo “Idee e modelli per guardaroba in trasformazione”. Dove prima guardiamo agli “Effetti sulla filiera del cambiamento climatico” dal piano più aulico, quello della proposta di idee. Dove rimane ancora tangibile (soprattutto nell’alta moda) l’antica scansione delle stagioni, cui si sono sommati nel tempo i release delle capsule collection, le pre-Fall e le Cruise. Poi, con l’aiuto di Anna Paola Pascuzzi (footwear designer con esperienze di didattica universitaria che ha di recente dato alle stampe “L’eco-design per calzature fashion”), indaghiamo l’argomento dalla prospettiva manifatturiera.



sabato 29 gennaio 2022

"Shoe Design e Footwear Illustrations. Fondamenti di progettazione industriale calzaturiera", Anna Paola Pascuzzi

 



https://www.amazon.it/gp/product/B08JVKGQSV/ref=dbs_a_def_rwt_bibl_vppi_i0

Shoe Design e Footwear Illustrations. Fondamenti di progettazione industriale calzaturiera

Manuale completo per la  progettazione stilistica di calzature, includendo  parte teorica e  illustrazioni di calzature.

#scarpe #design #shoedesign #footweardesign #fashionshoes #shoedesign #handbook #designscarpe #scarpemoda #storiacalzatura #libriscarpe #scarpe #calzature #libricalzature #accesori #manualescarpe #libro #saggio #design #ispirazione #footwear #tacchi #suole #tomaie #moodboard #manualedesigncalzature #designscarpe #scarpedesign #tacchialti


L’evoluzione storica del design calzaturiero dal Medioevo alla nascita della sneaker

 

L’evoluzione storica del design calzaturiero dal Medioevo alla nascita della sneaker

Da accessorio indispensabile a oggetto di design

La moda delle Chopine, gli zoccoli, le influenze orientali, le scarpe dell’epoca vittoriana, l’accessorio più amato dalle star hollywoodiane, lo sviluppo dei distretti calzaturieri in Italia,  la commistione fra stile e arte, fino alla nascita del fenomeno sneaker: 350 pagine per descrivere l’evoluzione del design calzaturiero. Il libro dal titolo Un mondo di scarpe è scritto da Anna Paola Pascuzzi, footwear designer e product manager e dal 2017 insegnante di teoria e progettazione stilistica di calzature nel corso di laurea in scienze della moda e del costume, dipartimento Saras della facoltà di Lettere all’Università Sapienza di Roma. Il libro, infatti, pubblicato a settembre 2021 in doppia edizione, cartacea e digitale, viene adottato anche nel suddetto corso di laurea. L’autrice vuole dimostrare che la calzatura non è solo un ornamento o uno strumento funzionale, ma anche un prolungamento della propria personalità e della propria identità. Da accessorio indispensabile a oggetto di design, può diventare anche espressione culturale e simbolo sociale. Partendo da queste riflessioni, il libro propone uno studio accurato sull’evoluzione del design della calzatura nel corso della storia, analizzandone i cambiamenti stilistici, le influenze e le risonanze sociali e storico-culturali.

https://www.italianshoes.com/it/levoluzione-storica-del-design-calzaturiero-dal-medioevo-alla-nascita-della-sneaker/

“Un mondo di scarpe. L’evoluzione storica del design calzaturiero” a cura di Anna Paola Pascuzzi

 “Un mondo di scarpe. L’evoluzione storica del design calzaturiero” a cura di Anna Paola Pascuzzi

Intervista pubblicata su  https://www.letture.org/un-mondo-di-scarpe-l-evoluzione-storica-del-design-calzaturiero-anna-paola-pascuzzi

Dott.ssa Anna Paola Pascuzzi, Lei ha curato l’edizione del libro Un mondo di scarpe. L’evoluzione storica del design calzaturiero, pubblicato da Tab: quale funzione ha assunto la calzatura nell’immaginario contemporaneo?
Un mondo di scarpe. L’evoluzione storica del design calzaturiero, Anna Paola PascuzziMolti dei saggi raccolti in questo volume evidenziano come la calzatura anche ai giorni nostri rimane legata all’espressione non solo della propria personalità, ma anche dei nostri desideri più reconditi. Le scarpe sono un mezzo comunicativo ed evocativo di fortissimo impatto a livello anche sociale: calzare scarpe nuove e diverse nelle altezze, nelle forme e nei materiali permette di stabilire una nuova postura corporea e una andatura diversa dal consueto.

Quando si indossano un paio di scarpe con determinate caratteristiche è come operare una magia, a seconda se le scarpe siano fornite di tacchi alti o meno, si può esplorare una parte della propria personalità, per esempio più sexy e disinibita, come nel caso dei sandali a stiletto o al contrario più formale e regale, come nel caso di décolleté, dallo scollo non troppo aperto o come per gli uomini, nel caso dei modelli Oxford e Derby. Non solo il corpo cambia ma anche l’attitudine personale muta, se per esempio mi sento ben piantato a terra, indossando stivali con tacco non troppo alto ma robusto nei volumi, anche la mia personalità virerà verso una migliore fiducia, una migliore occupazione dello spazio implica un senso di forza maggiore. Ugualmente, se indosso scarpe flat, in qualche maniera la mia personalità può addirittura recuperare elementi appartenenti alla mia fanciullezza considerando per esempio le ballerine o le Mary Jane dalla punta arrotondata, o al contrario se parliamo di ballerine dalla punta sfilata e dalla tomaia articolata allora si vira verso il glamour.

In definitiva, desiderare e comprare un paio di scarpe nuove con determinate caratteristiche, nell’immaginario collettivo indica voglia di cambiare e di approdare ad una nuova visione di sè, o addirittura assumere valori che sono veicolati dalla calzatura, che ripeto è un mezzo di comunicazione sociale ed identitario fortissimo.

Quale evoluzione ha caratterizzato il design della calzatura nel corso della storia?
Gli otto saggi di cui si compone questo volume evidenziano quanto il design calzaturiero sia stato camaleontico nella sua evoluzione storica, essendo soprattutto legato al soddisfacimento delle esigenze di rappresentazione sociale delle classi più elevate ed elitarie, rispetto al resto della popolazione.

I secoli approfonditi in questo libro parlano di come il design è stato usato per rimarcare le distanze tra le classi e per soddisfare precise necessità di determinati personaggi apicali. A volte il design si è smarcato da questo legame, ma le innumerevoli volte in cui l’aspetto esteriore delle scarpe è mutato, è sempre accaduto seguendo dei binari ben precisi: in netto contrasto con la generazione precedente per poi diventare esso stesso classico e per essere nuovamente messo in crisi dando spazio a forme, a tacchi, zeppe e suole nuove. Quindi è interessante ricordare come dopo secoli di calzature sfilatissime come quelle “à la poulaine”, si passi a calzature al contrario larghissime nei secoli seguenti per cui la punta diventa “a muso di vacca” o a “becco d’anatra”, mentre le lunghezze si ridimensionano raggiungendo quelle anatomicamente corrette.

Per non dimenticare il passaggio fondamentale nella moda, legato alla Rivoluzione francese, per cui il simbolo che meglio rappresentava la monarchia e l’aristocrazia, cioè il talon rouge, decade come cadono le teste, a favore di calzature senza tacco, che rappresentano meglio la nuova tendenza culturale in atto, ma anche le nuove istanze sociali e politiche. Gli esempi di queste rivoluzioni nel design delle scarpe sono tantissimi e riguardano, anche se in maniera più marginale, le calzature dei ceti sociali più bassi, che senza soluzione di continuità sono state essenzialmente di legno e con tomaia in pelle, fino all’Ottocento quando l’approvvigionamento di calzature per i soldati ha trasformato il modello dei contadini in una calzatura con suola di cuoio da cui successivamente è derivato il modello Derby.

E si può quasi parlare di una sorta di apparente democratizzazione delle scarpe se si considera il fenomeno sneaker dilagato negli ultimi anni di questo secolo. Di fatto la comodità delle scarpe da ginnastica è un fattore che accomuna coloro che le indossano anche se ogni sneaker ha un valore ed un significato diverso.

Quale rilevanza assume il periodo medievale per la storia della calzatura e quali erano i modelli tipici dell’epoca?
Il periodo medievale è ricco di cambiamenti che riguardano in generale la moda e le calzature – come riportato nel saggio di Domenico Casoria – per cui oltre alla fondamentale caratteristica di protezione dai pericoli e isolamento dal terreno, la calzatura nel Medioevo rivela molto dell’individuo che la indossa: l’appartenenza ad un determinato strato della società e il suo potere. Il discrimine tuttavia risiede nelle caratteristiche tangibili della calzatura, nei materiali dei quali era costituita e nelle occasioni per le quali veniva utilizzata. L’autore sottolinea che durante il Medioevo, nasce il concetto di moda inteso come ricerca di tendenza; abito e calzatura iniziano ad essere utilizzati come strumenti rivelatori della propria persona, e iniziano ad essere abbinati tra loro seguendo linee guida riconducibili a colori o tessuti, con la possibilità di osare nelle forme e negli accostamenti. Il periodo medievale oltre a segnare la storia delle calzature da un punto di vista pratico e del design, influisce anche sui processi di lavorazioni di pelle e tomaie, con la scoperta di nuove tecniche di concia.

In merito ai modelli che hanno segnato la storia della calzatura durante il Medioevo, l’autore ne evidenzia essenzialmente due: il primo è la Chopina, il cui nome cambiava da zona a zona (calcagnini o mule a Venezia, sibre o solee a Milano, oppure generalmente pianelle) dalla spropositata altezza e indossata a Venezia, ad esempio, sia dalle aristocratiche che dalle cortigiane. A livello stilistico le Chopine prodotte ed indossate in Spagna erano alquanto diverse da quelle prodotte in Italia dove erano più incurvate, slanciate e scultoree. Esisteva inoltre una distinzione tra uso delle calzature negli spazi pubblici e uso negli spazi privati della casa e questa si esplicitava con il diverso materiale con cui erano realizzate per i diversi ambiti.

Il secondo modello invece è la calzatura a cui si è accennato prima, detta “à la poulaine”, caratterizzata da una elevata lunghezza della punta imbottita con del muschio e tenuta in piedi da un dente di balena. Calzatura inizialmente indossata solo dai nobili per poi estendersi a ogni strato della società, ma anche calzatura oggetto di restrizioni emanate nelle leggi suntuarie. É interessante notare come il Medioevo vive ancora nella nostra epoca essendoci una continuità tra il design delle Chopine e delle calzature “à la poulaine” e i giorni nostri, elementi rintracciabili anche nelle collezioni recenti di alcuni famosi brand come Alexander McQueen, Loewe o Guo Pei. Senza dimenticare che le scarpe “à la poulaine” sono state spesso riesumate nel corso della storia della calzatura già all’inizio del XIX secolo e poi nel XX secolo con il le Winklepicker degli anni Cinquanta o gli stivaletti sfilati e dal gambale floscio proprio degli anni Ottanta. Il Medioevo è una fonte inesauribile di ispirazioni e di rimandi che ben si adattano alla moda contemporanea.Naturalmente i modelli assumono sempre significati e simboli diversi a seconda del contesto storico e sociale.

Quale significato simbolico aveva lo stivale in epoca vittoriana e qual era l’importanza delle calzature rispetto ai ruoli sociali?
Nel saggio di Laura Pistorino si evince che durante l’epoca vittoriana lo stivale ha assunto forti simbologie, infatti all’epoca si riteneva che il piede della donna avesse valenze sessuali e che la visione di alcune parti della scarpa potesse suscitare eccitazione nell’osservatore. Per tale ragione, la donna indossava ampie e volumetriche gonne in modo da coprire completamente gambe e caviglie e, inoltre, utilizzava gli stivaletti, calzatura adoperata, prima di allora, soltanto dagli uomini e che enfatizzava ancor di più la carica erotica del piede. Da questo momento in poi, gli stivaletti stringati, molto in voga intorno alla metà del XIX secolo, iniziano ad essere associati alla sfera sessuale e a trasmettere una forte carica erotica.

Durante quest’epoca, inoltre, le calzature si differenziavano a seconda del loro uso e di chi le indossava, assumendo un ruolo fondamentale nella distinzione dei sessi e delle classi sociali: gli uomini portavano gli stivali, ispirati al tipo di calzatura utilizzata dai fantini, mentre le donne, prima di usare lo stivaletto, indossavano scarpette eleganti, solitamente di broccato, velluto o altri tessuti. La differenza tra le due calzature si può rintracciare nel ruolo che i due sessi detenevano all’interno della società: si riteneva che mentre l’uomo avesse bisogno di calzature pratiche e adatte a uno stile di vita attivo, le donne, invece, avessero bisogno di calzature che fossero sempre meno in grado di affrontare la strada come le pantofoline, le quali rappresentavano il presupposto culturale che il posto della donna fosse la casa. Oltre alle differenze tra i sessi, vi erano delle differenze all’interno delle classi sociali: i lavoratori delle campagne e i membri delle classi meno abbienti non badavano all’aspetto esteriore, dunque utilizzavano gli zoccoli, calzature pratiche e adatte per lavorare il terreno.

I rilevanti cambiamenti sociali avvenuti in questa epoca, come le Rivoluzioni industriali, hanno determinato un cambiamento degli stili di vita portando la donna ad acquisire una maggiore considerazione all’interno della società, ad essere più indipendente e libera di praticare attività al di fuori dell’ambiente domestico: in questo modo le pantofoline vennero quasi del tutto soppiantate dallo stivaletto.

Un mondo di scarpe, a cura di Anna Paola Pascuzzi, Tab edizioni, Roma 2021

La calzatura non è solo un ornamento o uno strumento funzionale per coprire i piedi e muoversi nello spazio, ma anche un prolungamento della propria personalità e della propria identità e, perché no, dei propri desideri e delle proprie ambizioni. Accessorio utile, in molte culture indispensabile, oggetto di design e prodotto di mercato, può diventare anche espressione culturale e simbolo sociale. Muovendo da queste riflessioni e abbracciando diversi punti di vista, il libro propone uno studio accurato sull’evoluzione del design della calzatura nel corso della storia, analizzandone i cambiamenti stilistici, le influenze e le risonanze sia sociali che storico-culturali.

Il progetto è patrocinato da Assocalzaturifici, aderente a Confindustria Moda.


Contributi di: Mattia Bellotti, Carolina Bernardi, Valentina Cammarota, Domenico Casoria, Naomi Lauciello, Elena Offidani, Anna Paola Pascuzzi, Laura Pistorino

 


giovedì 7 febbraio 2019

Seminario WSGN in Sapienza





Durante il seminario intitolato "Calzature Made in Italy" organizzato dalla Prof.ssa Cinzia Capalbo e la Prof.ssa Anna Paola Pascuzzi, CDL Scienze della Moda e del Costume, Fac. di Lettere, Sapienza, Università di Roma e con Assocalzaturifici, si è tenuta la presentazione agli studenti del portale WSGN.

venerdì 16 novembre 2018

Seminario " Calzature Made in Italy" presso Università Sapienza di Roma. Primo intervento.


Il Seminario "Calzature Made in Italy" organizzato dalla Prof.ssa Cinzia Capalbo, presidente di Scienze della moda e del Costume, Dipartimento di Storia, culture, religioni, Facoltà di Lettere, Università Sapienza di Roma, dalla Prof.ssa Anna Paola Pascuzzi e dalla Dott.ssa Daniela Dondena di Assocalzaturifici, inizia il 22 Novembre, in Aula Cabibbo, Ed. Fisica, dalle 12 alle 15,  con l'intervento di Paolo Marenghi, direttore tecnico e capo didattico di Arsutoria, intitolato "Scarpe italiane: design e costruzione".

Le calzature italiane sono conosciute in tutto il mondo per la loro qualità, raffinatezza e stile.

Il seminario, composto da una serie di interventi, è l'occasione per riflettere sulla complessità del prodotto calzaturiero italiano, opera di design, di know-how e di manifattura ed il fine è quello creare possibili e positive sinergie tra l'università, il mondo industriale e gli studenti.

Durante l’intervento di Paolo Marenghi saranno trattati i seguenti argomenti:

• Introduzione al mondo della calzatura
• Lo studio della forma per il corretto rapporto tra il piede e la scarpa
• Dall'idea alla progettazione di una scarpa
• Spiegazione tecnica dei principali componenti di una scarpa




Bio di Paolo Marenghi:

Paolo Marenghi
JOB ROLE: ARSUTORIA SCHOOL HEAD TEACHER AND TECHNICAL DIRECTOR
COURSE LANGUAGES: ITALIAN, ENGLISH, SPANISH, FRENCH

GRADUATED AT ARSUTORIA in 1987
Paolo worked as a pattern engineer assistant and technical footwear collection assistant at family owned factory until 1996. 

Worked for 6 years as a Freelance designer-pattern maker and technical assistant for international designers, working at factories and design studios in Italy and abroad. 

He came back to ARSUTORIA to become our Footwear and leather goods design-pattern making instructor, collection coordinator and developer, custom trainer for specific projects held on-site in Italy and abroad.


mercoledì 30 maggio 2018

Some of the designs made by my first university students who started designing and sketching from scratch


Some of the designs made by my first university students who started designing and sketching from scratch


I am proud to show some of the designs and sketches made by my first university students (https://corsidilaurea.uniroma1.it/it/node/2259861)

They arrived in the class, without any basic knowledge of shoe design and although the road is still long, now they have started walking it and if they will decide to become shoe designer, they now  know how.

So thanks to their trust in my method and their perseverance, here we can appreciate some part of their projects. 

All the sketches are handmade (even color is handmade) by each student.

The theme was the pump.















giovedì 30 luglio 2015

My sketches are published

My sketches are in b/w on the right page of the following adv, under Sketches

http://www.arsarpel.com/magazine/shoe-collection/

Have a look!

giovedì 9 aprile 2015

How to create a best selling shoe collection

beautiful outsoles and heels + great brand new designed shoelasts and great upper models the recipe for making blasting collections

In need of new shoe designs?

the courier just brought me a box filled with the most innovative outsoles and heels for summer 2016! My researches at Lineapelle were right.

Feedbacks from clients on prototypes and samples

  Feedbacks from clients on prototypes and samples:   " You guys have done a tremendous job! I really appreciate all the efforts and ha...